Fotografia Still Life
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Fotografia Still Life
Appartenere a un gruppo fotografico presuppone la condivisione di idee finalizzate a realizzare progetti comuni. Uno di questi progetti nasce da molto lontano, quando ho iniziato ad appassionarmi alla fotografia di still life, immortalando oggetti quotidiani che trovavo in casa negli spazi a loro normalmente destinati. Still life è una locuzione inglese che paragona una fotografia ad una natura morta. Con tempo e pazienza questo lavoro era stato fatto grazie all'attrezzatura disponibile nel nostro studio che ci aveva permesso la realizzazione di questi scatti. La post produzione mi aveva dato un valido contributo all'ottenimento delle stampe. Queste sono state esposte nella mostra fotografica allestita a Grumello Cremonese il 6 e 7 di Aprile 2024. Il mio primo progetto, è stato così realizzato grazie ad un costante impegno ed all'aiuto del gruppo che mi aveva sostenuto in questo percorso.
AG
La realizzazione di un'opera che nasce dall'interiorità è un concetto che sta alla base della fotografia: una foto non esprime semplicemente ciò che vediamo, ma quello che sentiamo dentro di noi. Fotografo non è sinonimo di osservatore che immortala un bel soggetto. Egli è infatti un pensatore che attribuisce un racconto , una storia o una semplice emozione all'immagine scattata. Un soggetto, che può essere un paesaggio, un ritratto o una natura morta, viene fotografato non per la sua bellezza, ma per quello che ci comunica. Proprio per questo si parla di percezione; siamo spinti a scattare perché quello che sta di fronte a noi ci trasmette una sensazione, ci rimanda a un'idea oppure risveglia in noi un ricordo. Una fotografia che a prima vista può sembrare insignificante, non è considerata tale da chi l'ha scattata, perché in quel momento il soggetto inquadrato suggeriva qualcosa nella mente del fotografo. Le nostre foto sono così: non semplici scatti suggestivi o evocativi, bensì racconti di quello che la nostra mente ha percepito nel momento dello scatto. L'immagine riporta e spiega l'attività astratta della mente di un fotografo, che non ricorre all'uso delle parole per esprimere i suoi pensieri (altrimenti sarebbe un poeta!), preferendo così lasciare che sia il pubblico a immaginare e a capire la percezione dell'autore.