Bignami Alessandro - Gruppo Cultura Fotografica

Le storie delle mie fotografie iniziano a metà degli anni settanta. I miei scatti erano principalmente in bianco e nero e le riprese colore quasi esclusivamente in slides. La mia prima fotocamera fu una Olympus OM 1 affiancata qualche anno dopo una OM 2 Program sfruttando le stesse ottiche della OM1: completava il mio corredo una Bronica S2A formato 6x6. Per tutto il lavoro post-produzione del bianco e nero avevo a disposizione un locale, (sempre pronto all’uso), esclusivamente adibito a camera oscura. Per lo sviluppo sia dei negativi, sia delle stampe disponevo di quanto necessario al completamento di questi processi.  Ricordo con piacere il mio strumento di stampa; un ingranditore a colonna Durst M605 ancorato a muro dotato di ottiche e condensatori per negativi da 24x36 mm e 6x6 cm. Particolare attenzione ho dedicato al processo chimico, in particolare lo sviluppo del negativo; per questo processo formulavo personalmente i bagni di sviluppo e di fissaggio. Ho continuato a lavorare nella mia camera oscura fino al 1992 per realizzazione di stampe che spesso inviavo a concorsi sia nazionali che internazionali; con piacere ricordo un’ammissione ad un Photo Contest di Copenaghen. Sono passato alle immagini digitali nell’anno 2006 dopo un lungo periodo di inattività fotografica: solo ultimamente, con l’adesione al Gruppo Cultura Fotografica, ho rispolverato la passione per la fotografia dalla ripresa alla stampa.